Le 10 Canzoni di San Remo in Assoluto più Belle di Sempre!

Ricordiamo assieme i brani più belli nella storia del Festival di Sanremo!

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E anche quest’anno Sanremo è volto al termine!

Di questo ricorderemo: Albano & Romina di nuovo insieme sul palco; la bellissima “Incanto” di Tiziano Ferro; i discussi vincitori del gruppo lirico “Il Volo”, a cui va l’appellativo di “non giovani”; la bellezza della “Theron”; i terribili vestiti di Emma e tanto altro ancora.

Eh sì, perchè quest’anno l’edizione pare aver funzionato, sia a livello di ascolti che nella scelta delle canzoni in gara.

Forse perché si è restituito alla musica il ruolo da protagonista nella trasmissione, di contro a bizzarre scelte del recente passato, dove a Sanremo si è andati a fare politica o sfilate di moda.

E da profonda innamorata della musica, che da bambina rimaneva ipnotizzata davanti al televisore nel vedere sfilare i cantanti storici che a Sanremo hanno dato lustro, vi propongo qui la mia personale Top 10: quali sono state le canzoni le canzoni in assoluto più belle della kermesse, dai suoi inizi fino ad oggi? Guada se sei d’accordo con me.

Altrimenti, dimmi la tua!

N° 1 – Almeno tu nell’Universo – Mia Martini (1989 – 9° e Premio della Critica)

Sai la gente è matta
forse è troppo insoddisfatta 

segue il mondo ciecamente 
quando la moda cambia
lei pure cambia 

continuamente e scioccamente

Per la voce struggente di una “forte donna fragile”, in cerca di un punto di riferimento in questo strano mondo.

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E per la grazia e l’eleganza con cui quella signora calcava il palco, a quell’epoca ancora adorno di bellissimi fiori.

N ° 2 – Ciao amore ciao – Luigi Tenco (1967 – Non finalista)

Andare via lontano 
a cercare un altro mondo 
dire addio al cortile, 
andarsene sognando. 

Per la tristezza nelle parole e negli occhi di un uomo incompreso, che di fronte ad un’esistenza che procedeva stanca preferì togliere il disturbo, salutando anche l’Amore.

N° 3 – Spunta la luna dal monte – Pierangelo Bertoli & Tazenda (1991 – 5°)

Coro meu, Cuore mio 
fuente ‘ia, gradessida, fonte chiara e pulita 
gai puro deo, dove anch’io, 
potho bier a sa vida. posso bere alla vita. 
Dovunque cada l ‘alba sulla mia strada, 
senza catene vi andremo insieme. 

Perché questo brano è un monumento alla musica popolare, con quello stretto dialetto sardo in cui a fatica riusciamo a riconoscere la lingua italiana.

E poi per l’impeccabile aplomb di Bertoli e di Andrea Parodi, due incredibili “voci narranti” sottratte anzitempo alla musica.

N° 4 – Vita spericolata – Vasco Rossi (1983 – 25°)

E poi ci troveremo come le Star
A bere del whisky al Roxy Bar
O forse non c’incontreremo mai
Ognuno a rincorrere i suoi guai
Ognuno col suo viaggio ognuno diverso
Ognuno in fondo perso dentro i fatti suoi

Per riscattare la prima grande esibizione del Blasco nazionale, che con voce graffiante cantava la sua insofferenza verso un’esistenza fatta di routine, desideroso com’era già allora di rompere ogni schema precostituito del “buon vivere”.

N° 5 – Amore lontanissimo – Antonella Ruggero (1998 – 2°)

Passa tanta gente
se in mezzo ci fossi tu, 
se mi passassi accanto, 
io ti sentirei

Perché questa donna ha la voce degli angeli e sembra venire da un altro pianeta.

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Davvero in pochi le conoscono:

Guardatela, coi capelli argento e gli occhi sognanti, ascoltate le note vertiginose che tocca la sua voce, e vedrete che in quel pianeta vi ritroverete anche voi…

N°6 – Piazza Grande – Lucio Dalla (1972 – 8°)

Lenzuola bianche per coprirci non ne ho 
sotto le stelle in Piazza Grande, 
e se la vita non ha sogni io li ho e te li do. 

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E se non ci sarà più gente come me 
voglio morire in Piazza Grande, 
tra i gatti che non han padrone come me attorno a me

Perché l’indimenticabile Lucio ha saputo, con questa canzone, dare voce a quelli che comunemente chiamiamo emarginati, ma che invece spesso hanno un intero universo da raccontare.

N° 7 – Spalle al muro – Renato Zero (1991 – 2°)

Spalle al muro

Quando gli anni son fucili contro
Qualche piega sulla pelle tua

I pensieri tolgono il posto alle parole
Sguardi bassi alla paura di ritrovarsi soli

Per il magnifico testo scritto da Mariella Nava e per l’accorata interpretazione di Renato Zero, destinatario di una vera e propria ovazione da parte del pubblico.

N° 8 – Uomini Soli – Pooh (1990 – 1°)

Ma quaggiù non siamo in cielo,
e se un uomo perde il filo,
è soltanto un uomo solo

Per l’acuto di Roby Facchinetti all’attacco del ritornello e, ancora una volta, per la profondità del testo che valse il 1° premio alla canzone.

N° 9 – E tu lo chiami Dio – Eugenio Finardi (2012 – 10°)

E tu lo chiami Dio
Io non dò mai nomi
A cose più grandi di me

Perché non è possibile che in Italia si premino uomini come Finardi soltanto dopo morti, e invece sono un Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Fra l’altro, la canzone è una bellissima esortazione a cercare di trovare un senso per le nostre azioni in questa vita, nonostante la complessità dei tempi in cui viviamo.

N° 10 – La prima cosa bella – Ricchi e Poveri (1970 – 2°)

https://www.youtube.com/watch?v=6SAcJr8wM9g

La prima cosa bella
che ho avuto dalla vita
è il tuo sorriso giovane. Sei tu!
Tra gli alberi una stella,
la notte si è schiarita,
il cuore innamorato sempre più.

Perché, anche se il testo non è stato decisamente scritto da un gran poeta, la melodia è evocativa e nostalgica.

Cosa dire poi delle mossette dei Ricchi e Poveri, mentre la cantano?

Niente, in Top 10 ci doveva per forza stare…

Di seguito indichiamo anche:

  • la TOP 5 delle canzoni presentate dalle Nuove Proposte
1. Destinazione Paradiso –  Gianluca Grignani
2. Confusa e felice – Carmen Consoli
3. Come foglie – Malika Ayane
4. Ma non ho più la mia città – Geraldina Trovato
5. Le parole non servono più – Il Cile
  • la TOP 3 delle canzoni vincitrici del premio “Mia Martini”
1. Almeno tu nell’universo – Mia Martini
2. Signor Tenente – Giorgio Faletti
3. E dimmi che non vuoi morire – Patty Pravo
  • la TOP 5 dei migliori interpreti 
1. Adriano Celentano – Il Ragazzo della Via Gluck
2. Rino Gaetano – Gianna
3 . Anna Oxa – Un’emozione da poco
4. Lucio Battisti – Un’avventura
5. Nada – Ma che freddo fa


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autore

Giorgio

Autore del Blog. Classe ’84. In direzione ostinata e contraria sin da principio, della vita perseguo l’incanto... ...Delle parole, delle immagini, delle note. Mi piace stupirmi di ogni attimo inatteso, così da scoprire ogni volta il mio senso e il senso degli altri.

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