Nella Chiesa di Santa Chiara ad Avignone, in occasione dei riti del venerdì santo, il poeta Francesco Petrarca incontra Laura, futura musa ispiratrice delle sue liriche del Canzoniere.
La donna ancora oggi non è stata identificata con certezza: dovrebbe comunque trattarsi di Laura di Noves, moglie di Ugo de Sade, morta di peste nel 1348.
Il loro fu un amore impossibile che tormentò la vita del poeta tanto quando ella era ancora in vita, quanto dopo la sua morte: il Canzoniere infatti è diviso in due parti, fra cui fa da spartiacque l’evento luttuoso.
Davvero in pochi le conoscono:
C’è anche chi sostiene che Laura in realtà non fosse una figura concreta, bensì metaforica della stessa poesia, il cui nome sarebbe stato coniato a partire dal termine lauro (=alloro).
Fra gli elogi più belli di questa creatura angelica, dalla bionda chioma e dalle forme morbide e aggraziate, si ricorda in particolare la lirica “Erano i capei d’oro a l’aura sparsi”.