A New York, il 25 febbraio 1970, muore suicida uno dei maggiori rappresentanti dell’espressionismo astratto, Mark Rothko.
La sua vita fu segnata dalla depressione fin dalla giovane età, e forse la sua pittura può essere compresa in quest’ottica come volontà che i colori prevalgano sul nero. Lo dico, senza presunzione, a partire da una stessa affermazione dell’artista, che diceva di aver paura che il nero potesse inghiottire il rosso… Sosteneva anche che il colore in sé potesse suscitare forti emozioni, se fosse stata resa quasi invisibile la pennellata sulla superficie pittorica, come se lo stesso potesse entrare in collegamento diretto con l’anima.
Cosa ne pensate voi di questo “ostico” artista?
Davvero in pochi le conoscono: