Il 20 marzo 1948, alla 20° edizione degli Oscar, risulta vincitore come miglior film straniero “Sciuscià” di Vittorio De Sica. Questo capolavoro del neorealismo italiano narra le vicende di due lustrascarpe che mettono da parte tutti i loro guadagni per l’acquisto di un cavallo a cui sono molto affezionati, Bersagliere.
Ma, per circostanze in parte indipendenti dalla loro volontà, vengono coinvolti in un furto e di qui finiscono in un carcere minorile proprio il giorno in cui riescono a coronare il loro sogno e Bersagliere diventa di loro proprietà. L’epilogo della storia sarà tragico.
Con questo film, ancora una volta De Sica concentra la propria attenzione su un tema a lui molto caro: quello della situazione infantile e dell’entrata a contatto dei giovani con la criminalità.
Davvero in pochi le conoscono:
Questo era infatti già stato affrontato da lui ne’ I bambini ci guardano e sarà infine ripreso nel celeberrimo Ladri di Biciclette.
Degna di menzione è l’interpretazione di Franco Interlenghi nella parte di Pasquale.