Il 20 aprile 1841 viene pubblicato per la prima volta quello che può considerarsi il primo racconto poliziesco della Storia della Letteratura: stiamo parlando de’ “I Delitti della Rue Morgue” di Edgar Allan Poe, comparso sulle pagine della rivista “The Graham’s Lady’s and Gentleman’s Magazine” di Filadelfia.
La sua uscita in volume si avrà, invece, solamente nel 1845, nella raccolta “Tales”.
Sintetizzando la vicenda narrata all’interno del racconto, il suo fulcro è costituito dal duplice omicidio di un’anziana signora e di sua figlia presso un vecchio edificio sito nella parigina Rue Morgue. Al detective criminologo Auguste Dupin e alla sua arguzia sarà affidata la risoluzione del caso.
Si può dunque vedere in Dupin, che comparirà anche in altri due racconti dello stesso Poe, una sorta di antesignano dello Sherlock Holmes di Conan Doyle.
Ma è proprio questo il vostro racconto preferito dello scrittore statunitense?
Di seguito, vi riporto i miei!
1 – Il Gatto Nero
Si tratta di una confessione liberatoria di un condannato a morte, resa il giorno prima di essere giustiziato.
Il racconto è a tinte forti e un’atmosfera cupa accompagna il progressivo inabissamento nella follia del protagonista.
Infatti, le sue azioni, dapprima conseguenza dell’alcool, finiscono a mano a mano per essere governate da un assoluto istinto malvagio, sprigionato da infondate convinzioni persecutorie che si colorano di demoniaco.
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Tutto inizia e finisce da un Gatto Nero e dal suo occhio…
Davvero in pochi le conoscono:
2 – Il Cuore Rivelatore
Anche questo racconto prende le mosse da una delittuosa confessione in prima persona: lo sforzo dell’assassino è quello di dimostrare la propria sanità mentale ad un interlocutore non meglio precisato; ma più si addentra nei dettagli del caso che lo vide partecipe, più rende evidente la paranoia che affligge il suo animo, fino a renderlo capace di un omicidio.
3 – La Mascherata della Morte Rossa
Viene messa in scena una vana fuga da un’epidemia di peste.
Il Principe Prospero pensò di sottrarvi sé stesso e il suo entourage nobiliare rifugiandosi all’interno di una fortezza e conducendovi una vita dedita al festeggiamento.
Ma un invitato inatteso prenderà parte ai divertimenti: sul suo volto la maschera della Morte Rossa…
4 – La Caduta della Casa Usher
Questa volta a porgere testimonianza è un amico di quel Roderick Usher protagonista della vicenda. Il focus è il legame gemellare che lo unisce alla sorella da poco deceduta, Lady Madeline, seppellita nella cripta della sua stessa abitazione.
Nel corso della narrazione, personaggi e ambientazione diventano un tutt’uno, pulsanti della stessa lugubre materia, fino alla resa nel tragico epilogo.
5 – Il Ritratto Ovale
Il racconto venne probabilmente preso a modello da Oscar Wilde nella stesura della sua opera Il Ritratto di Dorian Gray.
Vi è infatti un’analoga trattazione del rapporto fra realtà e rappresentazione: nelle mani di un pittore, la materia cromatica stesa su tela si fa Vita, ma egli finisce per perdere di vista le conseguenze che quel suo miracolo artistico genera appena fuori dal quadro.
Se non sei d’accordo sulla priorità riconosciuta ai seguenti racconti e vuoi invece riportare i tuoi favoriti, non esitare a scrivermi in merito, lasciando un commento appena sotto l’articolo.