Poco prima della mezzanotte, un grave incendio divampa all’interno del Duomo di Torino. Ne dà prontamente l’allarme il parroco del Duomo, don Francesco Barbero, ma il rossore visibile dalle finestre allerta immediatamente anche molti cittadini torinesi.
La Cappella del Guarini, dove si trova la Sacra Sindone, è avvolta dalle fiamme; ma prima che crolli, il vigile del fuoco Mario Trematore riesce a mettere in salvo la teca d’argento contenente il lino che la tradizione cristiana vuole abbia avvolto il corpo di Gesù Cristo.
Davvero in pochi le conoscono:
La Cappella, invece, andrà quasi completamente distrutta, tanto da essere stata riaperta soltanto a 20 anni di distanza da quel tragico evento.
Da quel giorno, inoltre, cambiò la modalità di conservazione della Sindone stessa: invece che arrotolata, essa viene ora conservata distesa, per evitare che si approfondiscano ad ogni srotolamento quelle pieghe che potrebbero compromettere, a lungo andare, la possibilità di lettura dell’immagine sacra.